Menu

Biografia

Biografia

Biografia
giovanni menada sommergibile

BIOGRAFIA

Giovanni Menada nasce a Reggio Emilia nel marzo del 1954.

Cresce in confidenza con gli animali e la natura, oltre che le matite, i colori e la storia dell’arte; la mamma aveva frequentato l’Accademia di Brera negli anni venti.

Viene mandato a studiare in collegio a Bologna, poi a Verona.

Lavora in un vivaio di piante, retribuito in alberi e cespugli, realizza il suo primo giardino.

Durante le estati si imbarca come mozzo su mercantili che trasportano carbone dalla Russia.

Nei primi anni settanta i viaggi a Londra, Parigi e New York.

Intraprende il mestiere di pittore dipingendo i primi quadri ad olio.

Si diploma all’Accademia di Belle Arti di Roma nel corso di scultura nel 1978, modellando la creta e scolpendo il legno.

Vive e lavora a Roma come stampatore di grafica ed impara la tecnica dell’incisione. Viene a contatto e frequenta l’ambiente culturale ed artistico della città.

Svolge il servizio civile presso la segreteria del WWF Italia nella capitale.

Si occupa di botanica e realizza impianti di irrigazione automatica per terrazze urbane.

Viaggia in estremo oriente (Cina, Malesia, Indonesia, Tailandia, Filippine). Risiede per lunghi periodi a Parigi.

In un’officina di Cavriago inizia a lavorare il ferro e l’acciaio con la tecnica dello sbalzo, imparata da fabbri battilastra esperti del mestiere.

Allestisce le prime mostre personali (Reggio Emilia, Roma, Milano) e collettive (Ferrara, Bologna, Parigi, Valencia, Nizza, Graz).

Si interessa anche di design, creando mobili, progettando arredamenti, stand fieristici (Bologna, Monaco, Parigi, Los Angeles) e allestimenti per esposizioni tematiche (Roma); si occupa di comunicazione e grafica industriale, progetta giostre, collabora alla progettazione di parchi acquatici ed a tema, realizza scenografie teatrali.

Ritagliando i battistrada dalle ruote e con l’acciaio specchiante lavora ad opere ispirate alle pozzanghere.

Si occupa sempre di giardini e sviluppa un progetto di riqualificazione ambientale, da lui ideato, che ha come fulcro il ripopolamento delle farfalle: “Aurora, butterfly’s refilling”; riscuotendo un notevole interesse nazionale ed europeo.

Inizia a produrre, verso la fine degli anni novanta, gioielli con la tecnica dello sbalzo e a cera persa.

Elabora con il pianista e compositore Marcello Mazzoni, alcuni concerti per musica & immagini. Comincia a studiare pianoforte.

Realizza lo stato d’animo di un pesce fuor d’acqua in ferro ed acciaio, alto cinque metri ed opere sulle tematiche del brodo sbalzando dei tegami di latta.

Crea un capocielo in acciaio che evoca il soffio dello Spirito Santo sull’altare della cripta del Duomo di Reggio Emilia.

Si interessa di fisiognomica e dipinge ritratti immaginari di un popolo inesistente e continua ad illustrare della musica con i pastelli.

Ha allestito una mostra sul tema delle armi, un piccolo arsenale di pistole, fucili & mitragliatrici in piombo steso ad asciugare come il bucato, riprendendo lo spunto da armature molli che già aveva prodotto.

Lavora all’acquerello sul soggetto del vento, del temporale e dei ghiacciai (in particolare del Perito Moreno).

Attualmente vive e lavora a Reggio Emilia e a Casalini (Brindisi).

Share

This is a unique website which will require a more modern browser to work!

Please upgrade today!